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Consorzi stabili e possesso dei requisiti di qualificazione in virtù del criterio del “cumulo alla rinfusa”
TAR Molise, Campobasso
In virtù del criterio del “cumulo alla rinfusa”, il consorzio stabile può scegliere di provare il possesso dei requisiti di qualificazione (professionale, tecnica ed economica) con requisiti propri, oppure attraverso quelli delle sue consorziate - esecutrici e non esecutrici, senza doverle necessariamente indicare, né tanto meno designarle come esecutrici...
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Impossibilità di tutela in forma specifica se l'aggiudicazione impugnata viene seguita da una nuova aggiudicazione non gravata
TAR Molise, Campobasso
La ricorrente avverso la risoluzione del proprio contratto e l'aggiudicazione a un nuovo contraente, non può evidentemente più conseguire in natura il bene della vita cui aspira(va) in via di principalità, e cioè il subentro nel contratto stipulato con l'aggiudicataria, previa sua declaratoria di inefficacia all'esito dell'annullamento dell'aggiudicazione e degli altri atti della procedura di gara impugnata, qualora la stazione appaltante abbia aderito, dopo la stipula del contratto con la nuova aggiudicataria...
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Sulla interpretazione delle prescrizioni della lex specialis
TAR Toscana, Firenze
Ogniqualvolta la disciplina di gara preveda che i prodotti offerti dai concorrenti in gara siano dotati di caratteristiche integranti con certezza qualità essenziali della prestazione, la difformità dell'offerta si risolve in un vizio che giustifica di per sé l'esclusione dalla procedura, anche nel silenzio della lex specialis...
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Sul riparto di giurisdizione in ordine agli atti di risoluzione del contratto ed ai provvedimenti ad essi conseguenti
TAR Toscana, Firenze
Sulle controversie relative agli atti di risoluzione del contratto di appalto intervenuti nella fase di esecuzione sussiste la giurisdizione del Giudice Ordinario, essendosi in presenza di atti paritetici (TAR Sicilia, Catania n. 2488/2019; Cass., Sez. Un. n. 489/2019; TAR Sardegna n. 15/2021 e n. 316/2020; TAR Sicilia, Catania n. 771/2020; TAR Puglia, Lecce n. 1542/2018 e Cons. St. n. 4394/2018). Il difetto di giurisdizione del Giudice Amministrativo si estende anche a tutti i provvedimenti conseguenti a detta risoluzione tra i quali la segnalazione all'ANAC e la richiesta di escussione della garanzia fideiussoria che, in quanto tali, discendono inevitabilmente dalla determinazione di risoluzione (Cass., Sez. Un. ord. n. 12866/2020).
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Competenza del RUP all'adozione del provvedimento di esclusione
TAR Toscana, Firenze
In base alla ricostruzione giurisprudenziale delle rispettive sfere di competenza della Commissione di gara e del RUP, il provvedimento di esclusione dalla gara è di pertinenza della stazione appaltante e non già dell'organo straordinario/Commissione giudicatrice...
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Affitto di ramo d'azienda e principio ubi commoda ibi incommoda
TAR Lombardia, Milano
Dal principio ubi commoda ibi incommoda – per cui l'affittuario di ramo d'azienda, come si avvale dei requisiti del cedente fini ai della partecipazione, così risente delle sue eventuali responsabilità, derivano i seguenti corollari applicativi...
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Sull'onere motivazionale di attribuzione dei punteggi
TAR Lombardia, Milano
Qualora il disciplinare di gara preveda l'attribuzione di oltre l'80% del punteggio attribuibile all'offerta tecnica mediante tre criteri i quali utilizzano concetti alquanto vaghi, generici ed indeterminati, l'ampiezza del range di punteggio attribuibile in forza dei tre criteri e del margine di discrezionalità lasciato ai commissari impone necessariamente che questi ultimi esplicitino adeguatamente le ragioni dell'attribuzione dei punteggi numerici, a presidio dei principi generali di tutela della par condicio, dell'imparzialità e della massima concorrenza e trasparenza che devono governare le procedure di evidenza pubblica...
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Il DGUE sottoscritto dal solo legale rappresentante della società - e non anche dai due soci al 50% - non legittima l'esclusione dalla gara
TAR Lazio, Roma
La presentazione, da parte di un operatore economico, del DGUE, sottoscritto dal solo legale rappresentante e non anche dai due soci al 50% dello stesso, non legittima la sua esclusione dalla gara, ma obbliga la Stazione appaltante a procedere al soccorso istruttorio come previsto dall'art. 83, comma 9, d.lgs. n. 50/16 per le ipotesi di “mancanza, incompletezza e di ogni altra irregolarità essenziale degli elementi e del documento di gara unico europeo”.
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Il principio di rotazione non si applica laddove la S.A. decida di non limitare il numero degli operatori da invitare alla procedura negoziata
TAR Lazio, Roma
Il principio di rotazione costituisce un bilanciamento, legislativamente previsto, al potere, riconosciuto alla Stazione appaltante dagli artt. 36, comma 1, d.lgs. n. 50/16 e 1, comma 2, d.l. n. 76/2020, di limitare il numero degli operatori ammessi alla procedura negoziata. Se tale è la “ratio” della rotazione, essa non si applica laddove la Stazione appaltante, nella sua autonomia, ritenga di non prevedere alcun limite al numero degli operatori da invitare alla procedura negoziata.
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L'indicazione dei “propri costi della manodopera” costituisce obbligo dichiarativo imposto agli operatori partecipanti alla gara a pena di esclusione
TAR Lazio, Roma
L'indicazione dei “propri costi della manodopera” costituisce un obbligo dichiarativo imposto alle società partecipanti alla gara pubblica a pena di esclusione, anche e a prescindere da una espressa previsione, in tal senso, della lex specialis di gara e discende chiaramente dal combinato disposto di cui all'art. 95, comma 10, del Codice dei contratti pubblici e dall'art. 83, comma 9, del medesimo Codice, il quale non consente la regolarizzazione di carenze concernenti l'offerta tecnica o economica.
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