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Note di udienza e sinteticità
Cons. giust. amm. reg. sic.
Le “note di udienza” ragionevolmente non possono eccedere le tre-quattro pagine. Per il Cons. giust. amm. reg. sic. infatti, le “note non possono assolvere alla funzione sostanziale della 'memoria' con una elusione del termine di deposito di quest'ultima”. Esse, di conseguenza “ragionevolmente non possono eccedere le tre-quattro pagine”. E ciò anche perché la loro eventuale sovrabbondanza, da un lato, determinerebbe una “violazione del contraddittorio”, dall'altro, arrecherebbe un “vulnus quanto all'approfondimento collegiale della causa”.
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Concessioni demaniali marittime, direttiva Bolkenstein e illegittimità della proroga
TAR Lazio, Roma
L’art. 12 della direttiva Bolkenstein deve ritenersi applicabile anche alle istanze di proroga delle concessioni demaniali marittime, sicché l’art. 3, comma 4-bis, del d.l. n. 400 del 1993, nella parte in cui prevede una proroga ex lege della data di scadenza di tali concessioni, deve essere necessariamente disapplicato per contrasto con la disciplina euro-unitaria.
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Obbligo del possesso continuativo dei requisiti: la parola all’Adunanza plenaria
Cons. giust. amm. reg. Sic.
Cons. giust. amm. rg. sic, ord. 29 dicembre 2020, n. 1211.pdf
Il Collegio sottopone all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato le seguenti questioni: 1. se, nell’ipotesi di partecipazione ad una gara d’appalto di un consorzio stabile, che ripeta la propria qualificazione, necessaria ai sensi del bando, da una consorziata non designata ai fini dell’esecuzione dei lavori, quest’ultima vada considerata...
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Il diritto di prelazione del soggetto promotore, in materia di finanza di progetto, presuppone l'ammissibilità alla gara della sua offerta
TAR Lombardia, Milano
Nella procedura ex art. 183 d.lgs. n. 50/2016, il soggetto promotore può accedere alla prelazione (e dunque al conseguimento dell'aggiudicazione alle condizioni offerte dalla ditta prima classificata) solo ove l'offerta presentata dallo stesso sia regolarmente ammessa alla gara. Pertanto, in caso di offerta inammissibile da parte del promotore, tale soggetto non sarà ammesso a esercitare l'opzione di cui all'art. 183 comma 15 cit., e a conseguire l'aggiudicazione.
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L'omessa dichiarazione di una pregressa risoluzione contrattuale non ha come conseguenza automatica l'esclusione del concorrente dalla gara
Consiglio di Stato, Sez. I
Per poter ritenere integrata la causa di esclusione dell'art. 80, comma 5, lett. c-bis), del d.lgs. n. 50 del 2016, è necessario, da un lato, l'informazione falsa, fuorviante o omessa da parte del concorrente in ordine a c.d. illeciti professionali o, comunque, a carenze nell'esecuzione di un precedente contratto che ne abbiano comportato la risoluzione, il risarcimento del danno o altre sanzioni analoghe, dall'altro, che si tratti di informazioni comunque risultanti dal Casellario informatico dell'ANAC, in quanto solamente rispetto ad esse può porsi, ai fini della partecipazione alle procedure di affidamento, un onere dichiarativo.
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Linee guida per l'omogenea applicazione da parte delle stazioni appaltanti delle funzioni del collegio consultivo tecnico di cui agli artt. 5 e 6 d.l. 76/20
Lavori (appalto pubblico di)Tra le “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale” previste dal cd decreto “semplificazioni” (d.l. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla l. 11 settembre 2020, n. 120) è compresa l'istituzione da pare delle stazioni appaltanti del Collegio consultivo tecnico, figura concepita come strumento di prevenzione e risoluzione delle controversie e delle dispute tecniche che possono sorgere in materia di opere pubbliche al fine di garantire la loro esecuzione celere e a regola d'arte.
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All'Adunanza plenaria le conseguenze della presentazione in fase di gara di domanda di c.d. concordato in bianco da parte della mandante di un r.t.i.
Consiglio di Stato, Sez. V
La Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha rimesso all'Adunanza plenaria alcune questioni relative alle conseguenze della presentazione in fase di gara di domanda di c.d. concordato in bianco ex art. 161, co. 6, l. f., da parte dell'impresa mandante di un raggruppamento temporaneo.
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L'errore materiale nella formulazione dell'offerta può essere rettificato dall'Amministrazione solo se riconoscibile
TAR Lazio, Roma
Restando fermo il principio di immodificabilità dell'offerta, l'errore materiale può essere rettificato d'ufficio dall'Amministrazione soltanto nell'ipotesi in cui lo stesso risulti riconoscibile. Tale riconoscibilità deve comunque essere valutata e valutabile ex ante e ciò accade allorchè l'offerente sia incorso in una svista ictu oculi rilevabile, senza particolari approfondimenti. Deve, inoltre, risultare palese l'effettiva volontà negoziale che lo stesso concorrente abbia inteso manifestare, senza particolari attività di verifica o di interpretazione circa il contenuto dell'offerta formulata.
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Modulistica ingannevole prodotta dalla Stazione Appaltante: la gara va annullata?
TAR Lazio, Roma
Le offerte possano essere interpretate dalla Stazione appaltante, superando le eventuali ambiguità, a condizione di giungere ad esiti certi circa la portata dell'impegno negoziale assunto, nel solo intento di fare emergere l'effettiva volontà espressa dall'offerente. Tale attività interpretativa potrà consistere anche nell'individuazione e nella correzione di eventuali errori di scrittura e di calcolo, ma sempre a condizione che alla rettifica si possa pervenire con ragionevole certezza, senza bisogno di complesse indagini ricostruttive e senza attingere a fonti di conoscenza estranee all'offerta medesima e neppure a dichiarazioni integrative o rettificative dell'offerente.
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È ammesso il subappalto per le prestazioni per le quali è richiesta l’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali
Tar Piemonte
È legittima l’ammissione alla gara di un R.T. I. che abbia reso in sede di offerta la dichiarazione di voler subappaltare le prestazioni per le quali era sprovvisto della qualificazione, in specie dell’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali
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