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Il contraddittorio nel procedimento di rilascio d’informazione antimafia
Informative interdittive antimafiaPubblichiamo nella rubrica Focus l'intervento del Presidente di sezione del TAR Salerno Nicola Durante, Il contraddittorio nel procedimento di rilascio d’informazione antimafia, in occasione del Convegno "Il nuovo volto delle interdittive antimafia alla luce del P.N.R.R.", organizzato dalla Sezione staccata di Reggio Calabria del TAR Calabria e dall’Università degli studi di Reggio Calabria, l’8 aprile 2022.
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Irretroattività delle misure di self cleaning
Tar Lazio, Sez. III quater
Le misure c.d. di “self cleaning” hanno effetto solo pro futuro e non valgono a ricostituire l’affidabilità del concorrente ove vengano assunte in corso di gara per rimediare a situazioni di originaria carenza dei requisiti di partecipazione.
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Consorzi stabili e qualificazione tramite "cumulo alla rinfusa" negli appalti di servizi e di forniture
TAR Lazio, Sez. II-quater
il TAR del Lazio fa il punto sul regime di operatività del c.d. “cumulo alla rinfusa” di cui all’art. 47 del Codice dei contratti pubblici, quale risultante dalle modifiche apportate dal “Decreto sblocca cantieri” nel 2019.
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Sulle tempistiche dell'esclusione dalla gara per grave illecito professionale derivante da sentenza penale di condanna non definitiva
TAR Campania, Napoli
Quando un'impresa è esclusa dalla gara d'appalto per grave illecito professionale derivante dalla condanna del suo legale rappresentante con sentenza penale non definitiva, in assenza di una specifica disposizione (poiché i commi 10 e 10-bis dell'art. 80, d.lgs. n. 50 del 2016 riguardano la sentenza penale definitiva), è direttamente applicabile l'art. 57, par. 7, della direttiva 2014/24/UE, con la conseguenza che la causa di esclusione non può essere fatta valere se sono decorsi tre anni dal fatto che ha originato la condanna non definitiva.
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Sull'autotutela doverosa per l'annullamento di aggiudicazione in contrasto con il diritto euro-unitario
TAR Lombardia, Milano
Per il diritto euro-unitario, in linea di principio, la p.A. non è obbligata a riesaminare una decisione amministrativa definitiva (nella specie, l'aggiudicazione di un lotto), dato che la certezza del diritto è annoverata tra i principi generali dallo stesso riconosciuti e il carattere definitivo dell'atto, acquisito con il decorso dei termini ragionevoli di ricorso o in seguito all'esaurimento dei mezzi di tutela giurisdizionale, contribuisce alla formazione di tale certezza. Il giudicato formatosi su una interpretazione poi ritenuta non conforme al diritto euro-unitario non costituisce, tuttavia, un limite all'esercizio dell'autotutela. Deve pertanto ritenersi doveroso l'annullamento in autotutela dell'atto contrastante con il diritto euro-unitario, salva l'ipotesi di pregiudizio ai principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale italiano.
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Anche le imprese in amministrazione straordinaria sono tenute alla prestazione delle garanzie ex art. 93 d.lgs. 50/2016
TAR Lazio
Le imprese in amministrazione straordinaria partecipano alle procedure ad evidenza pubblica nel rispetto delle prescrizioni del Codice dei contratti pubblici, che trovano applicazione nei confronti di tutti i partecipanti alla gara, sicché esse soggiacciono alle medesime regole vigenti per qualunque concorrente, dovendo, dunque, produrre le garanzie provvisorie richieste per la presentazione dell’offerta, gli impegni per il rilascio delle definitive ed il loro rinnovo.
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Viola il principio di separazione l’astratta possibilità per la SA di conoscere componenti dell’offerta economica durante la valutazione di quella tecnica
TAR Lombardia, Milano
Perché sia violato il principio di separazione tra offerta tecnica ed offerta economica, è sufficiente l’astratta possibilità, per la commissione giudicatrice, di conoscere il contenuto di alcune componenti dell’offerta economica contestualmente alla valutazione dell’offerta tecnica.
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Aumento del prezzo dei materiali: la circ. MIMS alle stazioni appaltanti sulla compensazione alle imprese
Circolare MIMS
Compensazioni alle imprese per l’aumento dei prezzi dei materiali: dal MIMS una circolare alle stazioni appaltanti che devono procedere ai pagamenti utilizzando le risorse proprie accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento o le altre risorse disponibili derivanti, ad esempio, dai ribassi d’asta, senza attendere la distribuzione del Fondo creato con il Dl n. 121/2021.
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Sull'esigibilità dell'onere di consultazione del sito della Stazione appaltante ai fini dell'individuazione del termine per impugnare
Consiglio di Stato, Sez. III
Anche laddove non di dimostri la piena conoscenza della pubblicazione di un provvedimento lesivo, nell'ambito di una procedura di affidamento di contratti pubblici, è tuttavia sufficiente che emerga la consapevolezza della elevata probabilità della sua imminente adozione ai fini della valutazione circa l'esigibilità della condotta di verifica della pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione aggiudicatrice e, di conseguenza, ai fini dell'individuazione dell'effettivo termine iniziale per impugnare un provvedimento lesivo.
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Affidabilità del concorrente: mancata valutazione della P.A. di precedenti provvedimenti espulsivi e violazione dell'art. 80 c. 5 lett. c-bis) d.lg. 50/2016
TAR Lazio, Roma
Laddove la Stazione appaltante ometta di esercitare i suoi poteri valutativi circa la rilevanza, ai fini del giudizio sull'affidabilità dell'operatore economico partecipante alla gara, di vicende che hanno portato alla precedente applicazione nei suoi confronti di provvedimenti di espulsione, si versa nell'ipotesi di violazione presa in considerazione dall'art. 80 co. 5 lett. c-bis) del d.lgs. 50/2016. In particolare rileva la causa di esclusione relativa all'omissione delle “informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione”, non potendo il G.A. sostituirsi al sindacato della P.A. sul punto, stante il divieto sancito dall'art. 34 co. 2 c.p.a.
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