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È legittima, prima della stipula del contratto, la sostituzione dell’impresa ausiliaria raggiunta da un’interdittiva antimafia
Consiglio di Stato
Il combinato disposto del Codice dei contratti e della disciplina antimafia consente al concorrente, prima della stipula del contratto, di sostituire l’impresa ausiliaria destinataria di un’interdittiva antimafia.
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In house pluripartecipato e onere motivazionale ex art. 34, comma 20, d.l. n. 179 del 2012
Consiglio di Stato
È illegittimo l’affidamento diretto a società in house di un servizio pubblico locale qualora la relazione che l’ente affidante deve predisporre e pubblicare sul sito internet, ai sensi dell’art. 34, comma 20, del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, non contenga alcuna valutazione di tipo concreto, riscontrabile, controllabile, intellegibile e pregnante sui profili della convenienza, anche non solo economica, della gestione prescelta.
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Risarcimento del danno: modalità di accertamento e determinazione
TAR
Con riferimento all’accertamento della probabilità della concorrente collocatasi seconda in graduatoria di aggiudicarsi la procedura di gara, ai fini del riconoscimento del diritto al risarcimento del danno, qualora il giudice di primo grado non raggiunga un pieno convincimento in merito all’esistenza del danno risarcibile, anche in base al criterio del cd. “più probabile che non”, è legittimo ricorrere ad altri e ulteriori, purché ragionevoli, criteri induttivi per verificarne la sussistenza.
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I termini dimidiati previsti dal rito speciale appalti si applicano anche alle concessioni di servizi?
Consiglio di Stato
Viene rimessa all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato la questione relativa all’applicabilità degli artt. 119, comma 1, lett. a) e 120 c.p.a. anche alle concessioni di servizi, con la conseguente applicazione della dimidiazione dei termini previsti dall’art. 120, comma 5, c.p.a. anche ai ricorsi promossi contro le relative procedure di affidamento, in quanto, seppure tale problematica possa dirsi parzialmente superata dal regime previsto dal nuovo Codice, essa residua quantomeno con riferimento alla previgente disciplina dell’art. 30 d.lgs. n. 163 del 2006 e alla sua interrelazione con gli artt. 119 e 120 c.p.a.
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Interdittiva antimafia: la regola del “più probabile che non” e la necessità di fiducia nell’imprenditore
Consiglio di Stato
Anche un singolo elemento di permeabilità criminale, qualora grave e preciso, e in assenza di adeguati elementi di segno contrario, può essere ritenuto sufficiente a fondare un’interdittiva antimafia, purché idoneo, secondo la regola del “più probabile che non”, a far perdere quella fiducia nell’imprenditore della quale questi deve necessariamente godere da parte delle istituzioni nei rapporti con le pubbliche amministrazioni.
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L’offerta condizionata va incondizionatamente esclusa
TAR
Ai fini della loro ammissibilità le offerte devono risultare coerenti con lo schema contrattuale proposto dalla stazione appaltante. È da considerarsi “condizionata”, e come tale va esclusa, l’offerta formulata con riguardo a parametri altri e diversi rispetto a quelli risultanti dal capitolato tecnico posto a base di gara.
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Profili oggettivi e soggettivi della giurisdizione amministrativa (introduzione al Convegno dedicato a Leopoldo Mazzarolli)
Convegno Siena 13-14 maggio 2016.pdf
Il rito appalti offre notevoli spunti che valorizzano il carattere oggettivo della giurisdizione amministrativa. Diversi poteri sono infatti riconosciuti al giudice amministrativo che consentono di pronunciare a prescindere da una domanda di parte e dall'esigenza di tutelare in concreto l'interesse del ricorrente. II tema viene dibattuto nell’ambito della più generale problematica della coesistenza di profili di diritto soggettivo e oggettivo nella giurisdizione amministrativa nel convegno che si tiene a Pontignano il 13 e 14 maggio nel ricordo di Leopoldo Mazzarolli.
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Inammissibile l’impugnazione di un bando per profili relativi al precedente rapporto con la PA
TAR
È inammissibile, per carenza dell’interesse ad agire, l’azione che, sebbene abbia ad oggetto l’impugnazione di un atto amministrativo (bando di gara), non contiene specifiche censure contro il suo contenuto, ma costituisce il pretesto per introdurre dinanzi al giudice questioni interpretative afferenti un pregresso rapporto contrattuale con la Pubblica Amministrazione. Da ciò discende, altresì, il difetto di giurisdizione del Giudice Amministrativo, atteso che si verte in materia di diritti soggettivi nascenti da contratto di concessione.
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È sproporzionato e anticoncorrenziale chiedere l’iscrizione all’Albo dei concessionari per l’affidamento di attività di (mero) supporto alla riscossione delle entrate
TAR
È illegittima per evidente sproporzione – e immediatamente impugnabile – la clausola del bando di gara per l’affidamento dei servizi di (mero) supporto alle attività di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie degli Enti locali che prevede, ai fini dell’abilitazione del fornitore, l’iscrizione all’Albo dei concessionari, limitando la stessa eccessivamente la concorrenza in favore degli operatori iscritti all’Albo di cui all’art. 53 d.lgs. n. 446 del 1997.
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Costituzionalità dell’obbligo di autorizzazione all’arbitrato
Corte costituzionale
La Corte costituzionale ha ribadito la conformità a Costituzione della legge n. 190 del 2012 nella parte in cui, stabilendo che gli arbitrati nella fase di esecuzione dei contratti pubblici sono ammissibili se previamente autorizzati dall’amministrazione, ha sancito l’applicazione di tale divieto anche agli arbitrati conferiti dopo l’entrata in vigore della legge sulla base di clausole compromissarie antecedenti.
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