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È legittima la partecipazione all’appalto per la progettazione definitiva ed esecutiva da parte del progettista del preliminare
TAR
Non esiste alcuna disposizione normativa che precluda a colui al quale sia stato affidato un incarico di progettazione preliminare, di partecipare anche all’appalto per il servizio di progettazione definitiva ed esecutiva, considerato che l’art. 90, comma 8, d.lgs. n. 163 del 2006 mira a garantire la posizione di imparzialità del progettista rispetto all’appaltatore-esecutore dei lavori e non ad evitare l’identità tra il progettista del preliminare e quello dei livelli ulteriori di progettazione.
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Sul rapporto tra regolarizzazione del debito contributivo e procedura di gara
Consiglio di Stato
Ai fini della partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica l’operatore economico non può invocare la possibilità di regolarizzare la propria situazione debitoria derivante da violazioni contributive.
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Informative interdittive antimafia: autonomia e specificità dell'accertamento istruttorio per le imprese facenti parte di società consortili
Consiglio di Stato
È illegittima l'informativa interdittiva antimafia che non scaturisce da un autonomo e specifico accertamento istruttorio, idoneo a dare conto di effettivi tentativi di infiltrazione mafiosa, ma che trae esclusivamente origine dalla partecipazione dell'impresa destinataria al r.t.i., e alla società consortile conseguentemente costituita, insieme ad altra impresa gravata a sua volta da una interdittiva specifica (peraltro immediatamente estromessa dalla società consortile appena raggiunta dal provvedimento prefettizio).
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Oneri per la sicurezza: si torna dinanzi all'Adunanza Plenaria per questioni di metodo e di merito
Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato, Sez. V, nell'esaminare un motivo di ricorso concernente la mancata indicazione degli oneri aziendali di sicurezza da parte dell'aggiudicataria di un appalto di lavori, non si uniforma ai principi enucleati dalle sentenze dell'Adunanza Plenaria nn. 3 e 9 del 2015 e pone alla stessa Plenaria il quesito sul se sia possibile per le singole Sezioni del Cons. di Stato proporre la rimessione alla Corte di Giustizia di una questione sulla quale si sia già pronunziata l'Adunanza Plenaria, nonché il quesito sulla rispondenza ai principi euro-unitari della sentenza n. 9 del 2015 in tema di omessa indicazione degli oneri per la sicurezza e divieto di soccorso istruttorio.
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La referenza bancaria mancante non può essere oggetto di soccorso istruttorio
TAR
TAR Sicilia, Palermo, 10 marzo 2016, n. 651.pdf
È legittima l’esclusione per mancata produzione della referenza bancaria richiesta dalla lex specialis per la dimostrazione del requisito di capacità economica e finanziaria in quanto tale “elemento” o “dichiarazione” non afferisce a circostanze già presenti in rerum natura alla data di presentazione dell’offerta e pertanto non può formare oggetto di soccorso istruttorio.
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Sull'assenza di un onere motivazionale per il provvedimento della stazione appaltante che non esclude un concorrente a causa dell'irrilevanza della causa di esclusione di cui all'art. 38, comma 1, lett. f)
TAR
La sentenza nega che la stazione appaltante debba motivare la decisione di non escludere dalla gara un concorrente le cui condotte non siano state considerate idonee ad integrare la causa di esclusione prevista dall'art. 38, comma 1, lett. f), d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163.
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Il risarcimento del danno da responsabilità precontrattuale in caso di mancata impugnazione degli atti lesivi
TAR
L'omessa o tardiva impugnazione del provvedimento con cui la stazione appaltante ha revocato l'aggiudicazione della gara, non preclude in rito la possibilità di domandare il risarcimento dei danni derivanti dalla revoca stessa.
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I danni risarcibili in caso di illegittima esclusione da una gara di appalto
TAR
All’impresa illegittimamente esclusa da un gara di appalto deve essere riconosciuto il risarcimento dei danni subiti sia a titolo di danno emergente, ivi compresi, eccezionalmente, i costi sostenuti per la partecipazione alla procedura negoziata (Cons. St., Sez. III, 14 dicembre 2012, n. 6444; T.A.R. Puglia, Bari, Sez. I, 6 ottobre 2011, n. 1466; contra, di recente, Cons. St., Sez. IV, 1 aprile 2015, n. 1708, e Cons. St., Sez. VI, 28 luglio 2015, n. 3728); sia a titolo di c.d. lucro cessante, da riferire, principalmente, all’utile non conseguito. Sul piano dell’elemento soggettivo, inoltre, non è richiesto al privato un particolare sforzo probatorio in punto di colpa dell’Amministrazione.
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Il Consiglio di Stato cambia nuovamente idea in ordine alla necessità di indicare il nominativo dei subappaltatori in sede di presentazione dell'offerta
Consiglio di Stato
La Sezione, con la pronuncia in commento, torna a ritenere che la dichiarazione di subappalto, resa dal concorrente in sede di presentazione dell'offerta, debba obbligatoriamente contenere, a pena di esclusione dalla gara, oltre alla dimostrazione del possesso dei requisiti del subappaltatore necessario, anche l'indicazione del nominativo di quest'ultimo.
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Sul termine di impugnazione delle determinazioni assunte dalla stazione appaltante a seguito di un procedimento di riesame dell’aggiudicazione definitiva
Consiglio di Stato
La sentenza afferma che, qualora il procedimento di riesame attivato dalla stazione appaltante sull’aggiudicazione definitiva non rientri nello schema dell’art. 243-bis, d.lgs. n. 163 del 2006, il termine di impugnazione della determinazione con cui venga confermata la precedente aggiudicazione debba iniziare a decorrere dalla conclusione di tale autonomo procedimento. Nel caso di specie la stazione appaltante aveva avviato, su istanza della società seconda classificata, un procedimento di riesame dell’aggiudicazione definitiva e, dopo aver condotto una nuova istruttoria, aveva confermato la propria precedente determinazione.
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