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Focus |
La specificità delle competenze della commissione giudicatrice e dei commissari: criteri di individuazione
Commissione giudicatriceIl Focus tende a ricostruire brevemente i criteri interpretativi del requisito della «esperienza nello specifico settore» prevista dall'art. 84 c.c.p.
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Il funzionamento del collegio tra concentrazione e pubblicità
Commissione giudicatriceIl Focus mira ad evidenziare che nel superamento di posizioni assiomatiche e formalistiche da parte della giurisprudenza maggioritaria il rispetto di principi di trasparenza e imparzialità applicati alla valutazione delle offerte non può che essere scrutinato alla luce del concreto funzionamento della commissione giudicatrice.
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Il contributo unificato in materia di contratti pubblici al vaglio della Corte di Giustizia
Rito speciale in materia di contratti pubbliciIl focus offre l'occasione per esaminare i caratteri peculiari della disciplina del contributo unificato nel-la materia dei contratti pubblici, ponendone in evidenza i profili di maggiore criticità che hanno indotto il TRGA di Trento a sollevare la questione pregiudiziale dinnanzi alla Corte di Giustizia UE; il presente scritto intende illustrare il contenuto della decisione della Corte comunitaria e l'interpretazione fornitane nei primi arresti giurisprudenziali e nella prassi.
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Parametri e criteri per la valutazione delle offerte
Commissione giudicatriceIl Focus tende ad approfondire la casistica giurisprudenziale più recente in ordine ai limiti dell'attività preliminare della commissione giudicatrice nella fissazione di criteri motivazionali per la valutazione delle offerte ed all'ambito e all'estensione del sindacato giurisdizionale sulla illogicità e irragionevolezza dell'attività valutativa della commissione e dei suoi risultati.
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La sinteticità degli atti processuali di parte nel processo amministrativo sui contratti pubblici
Decr. Segretariato gen. Giustizia Amm.
Il focus offre l’occasione per approfondire la nuova problematica della sinteticità degli atti processuali di parte nel processo amministrativo sulle controversie relative all’affidamento di contratti pubblici che, da semplice valore dialettico, è divenuta rigido criterio positivo.
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La vigilanza sul sistema di qualificazione
Qualificazione per eseguire lavori pubbliciIl potere di vigilanza dell’Autorità sul sistema di qualificazione non è compiutamente disciplinato a livello di fonti primarie dal Codice (d.lgs. n. 163 del 2006) ma è demandato al regolamento di attuazione (d.P.R. n. 207 del 2010). La vigilanza ha ad oggetto sia la verifica del possesso dei requisiti degli organismi di attestazione, che l’attività svolta da questi ultimi.
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L’impugnazione del bando di gara
Bando di garaLa natura sostanzialmente e formalmente amministrativa del bando di gara fa sì che lo stesso, ove illegittimo, sia soggetto al regime impugnatorio proprio degli atti amministrativi e non sia, invece, disapplicabile.
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Il potenziamento del ruolo dell’ANAC a seguito dell’approvazione della l. 28 gennaio 2016, n. 11
Autorità nazionale anticorruzioneCon la legge 28 gennaio 2016, n. 11, il legislatore ha ritenuto opportuno, in un’ottica di incremento dell’efficienza del settore dei contratti pubblici, potenziare il ruolo dell’Autorità preposta alla relativa vigilanza, attribuendole poteri e funzioni del tutto innovativi per la loro maggiore capacità di incidere, ex ante, sulla disciplina della materia nonché, ex post, sulle condotte poste in essere dalle stazioni appaltanti e dagli operatori economici
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Differenze tra il subappalto necessario e l'avvalimento
SubappaltoIl focus offre l'occasione di provare a individuare gli elementi che attualmente diversificano gli istituti del subappalto necessario e dell'avvalimento.
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I provvedimenti successivi all’informativa antimafia interdittiva
Informative interdittive antimafiaCon il presente focus si intende analizzare l’efficacia dei provvedimenti di aggiornamento dell’interdittiva antimafia, che abbia causato l’esclusione dalla gara pubblica di un’impresa destinataria della medesima, verificando – nello specifico – se un aggiornamento in senso positivo possa dare (legittimamente) luogo alla revoca dell’esclusione o, diversamente, l’intervenuta esclusione debba essere regolata dal princìpio del tempus regit actum.
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