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La disciplina del partenariato pubblico-privato nel nuovo codice dei contratti pubblici
Partenariato pubblico privatoIl nuovo codice dei contratti pubblici ha introdotto per la prima volta una disciplina organica del partenariato pubblico privato di tipo contrattuale, dedicando all’istituto la Parte IV (artt. 179-199). Sulla base di tale premessa, l’articolo mira ad approfondire le caratteristiche e le potenzialità del PPP in rapporto alle peculiarità del contesto giuridico in cui operatori pubblici e privati si trovano ad operare attualmente. A tal fine, alla ricognizione dell’evoluzione nella disciplina normativa del PPP, segue l’analisi degli strumenti di varia natura che ne incentivano l’uso, nonché degli istituti che maggiormente enfatizzano l’iniziativa privata nella progettazione, realizzazione, gestione e finanziamento di infrastrutture e servizi pubblici.
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La locazione finanziaria ed autonomia negoziale nel nuovo Codice Appalti: vetera et nova in tema di allocazione del rischio
Locazione finanziaria di opere pubblicheIl focus fa il punto sulle novità introdotte dal nuovo Codice degli Appalti in tema di leasing della Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento al concetto di allocazione del rischio contrattuale. Partendo dal raffronto con la disciplina previgente, si evidenziano le principali conseguenze pratiche della novazione legislativa, ponendo in rilievo i margini discrezionali riconosciuti alla PA nella stipula dei contratti in partenariato e deducendo il trattamento giuridico dei negozi conseguenti.
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Profili oggettivi e soggettivi della giurisdizione amministrativa
Rito speciale in materia di contratti pubbliciIl rito appalti offre notevoli spunti che valorizzano il carattere oggettivo della giurisdizione amministrativa. Diversi poteri sono infatti riconosciuti al giudice amministrativo che consentono di pronunciare a prescindere da una domanda di parte e dall'esigenza di tutelare in concreto l'interesse del ricorrente. Il tema viene dibattuto nell'ambito della più generale problematica della consistenza di profili di diritto soggettivo e oggettivo nella giurisdizione amministrativa nel convegno che si tiene a Pontignano il 13 e 14 maggio nel ricordo di Leopoldo Mazzarolli.
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La tutela giurisdizionale e “precontenziosa” nel nuovo codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 50 del 2016)
Rito speciale in materia di contratti pubbliciIl nuovo codice dei contratti pubblici contiene importanti novità in materia di tutela giurisdizionale e “precontenziosa” dinanzi all'ANAC.
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Nuovi limiti al diritto di difesa introdotti dal d.lgs. n. 50 del 2016 in contrasto con il diritto eurounitario e la Costituzione
Rito speciale in materia di contratti pubbliciIl nuovo Codice dei contratti pubblici ha introdotto nuovi gravissimi limiti all’esercizio del diritto di difesa, di cui i soggetti aggiudicatori e gli organi giurisdizionali dovranno attentamente e responsabilmente valutare la compatibilità costituzionale e eurounitaria.
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L'esclusione dalla gara per grave errore professionale
Requisiti: Grave negligenza o malafede ed errore graveIl focus si propone di esaminare gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in merito alla previsione codicistica dell'esclusione dalla gara d'appalto per grave errore nell'esercizio dell'attività professionale e delle connesse problematiche concernenti il relativo onere dichiarativo, i requisiti dell'eventuale provvedimento di esclusione ed il conseguente sindacato giurisdizionale.
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I problemi di contabilizzazione nel partenariato pubblico-privato: il leasing della pubblica amministrazione
Corte dei Conti
Il focus propone di fare il punto sul perimetro applicativo dello strumento di partnership pubblico-privata di cui all'art. 160-bis c.c.p. – d.lgs. n. 163 del 2006 – , fornendo lo scorcio prospettico del giudice contabile. Muovendo dalla ricerca del discrimine tra leasing c.d. di godimento e leasing c.d. finanziario, si analizzeranno i criteri di recente proposti per il computo a bilancio dei canoni e, più in generale, per la contabilizzazione degli acquisti di beni e servizi con la formula della locazione finanziaria.
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Analisi degli interventi di competition advocacy svolti in materia di contratti pubblici dall’AGCM ai sensi dell’art. 21-bis, l. n. 287 del 1990. Il quadriennio 2012-2015
Legittimazione a ricorrere dell'AGCMNei primi quattro anni di applicazione del potere di cui all’art. 21-bis, l. n. 287 del 1990, l’AGCM è intervenuta più volte nel settore dei contratti pubblici. L’Autorità ha sollecitato l’indizione di gare di appalto e segnalato le criticità di specifici atti di gara, valutando inoltre alcune delibere di enti locali aventi ad oggetto l’affidamento diretto di servizi pubblici. La presente rassegna mira a fornire un quadro d’insieme degli interventi di advocacy ed è supportata dall’illustrazione di alcuni dati di sintesi.
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Il nuovo concetto di negoziazione alla luce del recepimento delle nuove Direttive UE sui contratti pubblici
Procedura negoziataIn data 28 marzo del 2014 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il cd. pacchetto legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni. Tali provvedimenti, entrati in vigore in data 17 aprile 2014 (il ventesimo giorno successivo alla data di pubblicazione), dovranno essere recepiti dai singoli Stati membri entro i 24 mesi successivi (quindi, entro il 18 aprile 2016). In questa mutata cornice normativa si muovono anche le nuove disposizioni in materia di criteri di aggiudicazione e di procedure di scelta dei contraenti che, ampliando la fase delle negoziazioni, incentivano una competitività “costruttiva” in cui gli operatori economici si confrontano non solo sui profili prettamente economici dell’opera pubblica, bensì anche sui superiori valori sociali, ambientali e del lavoro. Per semplicità di analisi, si prenderà a riferimento la Direttiva n. 24/2014 relativa agli appalti pubblici nei settori ordinari, ma le medesime considerazioni sono valide anche per gli ambiti oggettivi delle altre due Direttive del 2014.
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Le misure straordinarie di gestione dell’impresa previste dall’art. 32 d.l. 24 giugno 2014, n. 90: incertezze e criticità del nuovo strumento di prevenzione della corruzione e delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici
Autorità nazionale anticorruzioneL’art. 32 d.l. n. 90 del 2014 ha introdotto nell’ordinamento uno strumento incisivo per la lotta alla corruzione e alle infiltrazioni criminali nelle commesse pubbliche, attribuendo al prefetto, su proposta o comunque con il coinvolgimento dell’ANAC, il potere di disporre, in via cautelare e preventiva, misure straordinarie di gestione dell’impresa. La nuova disposizione risponde a una logica di forte anticipazione della tutela della regolarità degli appalti pubblici e dell’ordine pubblico, ma la sua formulazione vaga e indeterminata comporta numerose incertezze interpretative oltre che dubbi di compatibilità costituzionale ed euronitaria, attesa l’invasività delle misure ivi previste.
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